- 1 LA CULLA PER I PRIMI MESI DI VITA DEL NEONATO
- 2 CULLE PER IL CO-SLEEPING
- 3 IL LETTINO
- 4 IL LETTINO MONTESSORIANO
- 5 ACCESSORI DI CULLA E LETTINO
Quando una mamma si trova di fronte ad una delle mille domande, come “Meglio la culla o il lettino?” non bisogna lasciarsi prendere dall’ansia. In realtà, la scelta è molto semplice perché l’uso di questi due prodotti potrebbe definirsi consequenziale. Il bimbo ha la necessità di costruirsi un suo mondo, di imparare ad osservare e a conoscere se stesso e, per ogni fase della sua crescita, è la mamma che deve accompagnarlo attraverso i giusti gesti e, di conseguenza, anche i giusti prodotti.
In linea generale, per un bambino appena nato, la scelta migliore è ovviamente la culla e, quando il bimbo raggiunge l’età dei circa i 18 mesi, è meglio iniziare a farlo dormire nel lettino. Questo è il principio generale perché, in realtà, ogni bambino è diverso dall’altro.
Di seguito, alcuni consigli per la scelta della culla e del lettino e di tutti gli accessori e le buone pratiche per far crescere e dormire il proprio bambino nel migliore dei modi.
Esempio di culla per il co-sleeping
LA CULLA PER I PRIMI MESI DI VITA DEL NEONATO
La culla per far dormire il proprio neonato per i primi mesi di vita è necessaria se non fondamentale. La culla è uno spazio contenuto e ristretto, che possa far sentire il piccolo al sicuro durante il sonno.
La culla non deve superare i 60 cm. di lunghezza secondo le normative di sicurezza e affinché il bambino non corra alcun pericolo. I neonati, quando dormono, stanno fermi, ma già dopo qualche mese potrebbero sentire l’istinto di volersi girare, anche involontariamente. È importante, quindi, che la culla abbia delle paretine di contenimento e che le sbarre non abbiano una distanza superiore ai 6 cm., per evitare che la testa si incastri fra esse. Inoltre, per rendere la culla ancora più sicura si possono aggiungere dei paracolpi molto morbidi e al suo interno bisogna evitare giocattoli o parti ingeribili o che possano attorcigliarsi introno agli atri del neonato (come nastri o pizzi della biancheria da letto).
La scelta della culla può basarsi su numerosi parametri, come: marca e modello, materiale, forma e dimensione, colore, ecc.
Per quanto riguarda i materiali, la normativa non descrive niente di obbligatorio ma consiglia dei materiali il più naturali possibile, come il legno, il cotone oppure il vimini. Bisogna che la culla sia anallergica e atossica, anche nelle eventuali vernici , ed è anche necessario che sia smontabile e lavabile completamente. Per il resto, va al gusto della mamma scegliere la culla più adatta al proprio bambino. Molte mamme, ad esempio, scelgono le cosiddette culle per il “co-sleeping”.
CULLE PER IL CO-SLEEPING
Si tratta di culle che permettono alla mamma e la proprio bambino di dormire ad una distanza molto ridotta, mantenendo ognuno il proprio spazio.
Queste culle si configurano con una delle paretine che può essere rimossa così da poter avvicinare il più possibile la culla alla sponda del letto. Inoltre, queste culla hanno dei sistemi che consentono di poter avvicinarsi e ancorarsi in tutta sicurezza.
Dormire in questo modo presenta una serie di vantaggi, per la mamma ma soprattutto per il bambino:
- Riduzione del rischio di SIDS, la nota morte in culla. Si tratta di un fenomeno purtroppo abbastanza frequente ma dalle cause ancora sconosciute. Alcune ricerche trovano una causa nel malfunzionamento di alcuni neurotrasmettitori già dalla nascita che impediscono al bambino di reagire di fronte a situazioni di pericolo, come il risvegliarsi in caso di soffocamento. È stato dimostrato che dormire nello stesso letto, aumenta il rischio di SIDS. La soluzione di una culla per il co-sleeping trova un giusto compromesso fra il dormire insieme e l’eliminare i rischi.
- Secondo alcuni autorevoli studi, il bambino che dorme a distanza ravvicinata con la mamma ha molte delle sue funzioni fisiologiche maggiormente stimolate, come il battito cardiaco, la respirazione, la funzione della crescita, la digestione, la gestione della temperatura corporea.
- Il co-sleeping è molto utile anche per la mamma, oltre alle questioni affettive e di mera vicinanza con il proprio piccolo. La culla attaccata al letto, permette alla mamma di controllare più da vicino il sonno del piccolo e di rendersi immediatamente conto se qualcosa di strano sta accadendo. Incidenti, compresa la SIDS, sono molto più frequenti nei primi mesi di vita e durante il sonno, quando, ovviamente, il piccolo è incosciente.
Esempio di lettino montessoriano
IL LETTINO
Trascorsi i primi mesi di vita, è importante che il bambino impari a dormire da solo, nel suo lettino e nella sua cameretta che deve essere necessariamente diversa da quella dei suoi genitori.
Un passaggio di questo tipo deve essere effettuato in maniera graduale, accompagnando il piccolo al cambiamento e cercando di limitare il trauma quanto più possibile. Da un altro lato, però, è importanti che i genitori siano molto decisi, ne va del bene del proprio bambino, e non lasciarsi convincere da dagli occhi dolci che il bimbo far convincerli a dormire nel lettone con loro.
Bisogna avere la giusta pazienza e dare al bimbo il tempo di cui ha bisogno. Un segnale del cambiamento potrebbe essere quando il bambino inizia a girarsi o mettersi seduto nella culla, oppure addirittura quando cerca di arrampicarsi per entrare o uscire dal quell’ambiente.
Nel passaggio dalla culla al lettino, però, bisogna cercare di tenere a mente alcune accortezze, come, per esempio:
- Mantenere oggetti e posizioni (come quella del lettino stesso) il più simili possibile a quando si utilizzava la culla. Si potrebbe mantenere la stessa giostrina acchiappasogni della culla oppure lo stesso sacco e gli stessi colori
- Bisogna coinvolgere il bambino nella scelta del corredino da notte e nell’arredo della sua nuova cameretta, per farlo sentire partecipe della situazione
- Nel caso in cui il bambino avesse raggiunto l’età e gli istinti giusti per utilizzare il lettino ma fosse ancora un pochino piccolo di statura rispetto alla media, meglio utilizzare gli appositi riduttori. Anche se più grande, il bambino può comunque subire degli incidenti ma, cosa più importante, deve continuare a sentirsi protetto nel suo piccolo angolo di mondo della nanna.
IL LETTINO MONTESSORIANO
La maggior parte delle mamme utilizzano un tradizione lettino con le sbarre ma un prodotto estremamente utile e soprattutto consigliabile per la buona crescita del proprio bambino è il cosiddetto “lettino montessoriano”.
Si tratta di un lettino quasi uguale a tutti gli altri con la differenza che la sua altezza, compreso il materasso, non deve superare i 20 o 25 cm. da terra. Il sistema educativo di Maria Montessori mette al centro dell’educazione di un bambino la sua spontaneità, l’istinto di muoversi ed esplorare e la sua autonomia. Il lettino montessoriano rispecchia perfettamente questi principi. Con un’altezza tanto inferiore alla media, il bambino è libero di salire e scendere quando vuole ed in completa autonomia. Questo tipo di letto, inoltre, non presenta ne paretine né sbarre di protezione, per permettere al bambino di avere una panoramica “sul mondo” senza alcun ostacolo.
Infine, quando il bambino compie 3 o 4 anni, è giusta l’ora di farlo dormire nel cosiddetto “letto da grandi”!
ACCESSORI DI CULLA E LETTINO
IL MATERASSO. Questo è meglio che sia molto rigido e basso, in lattice o caucciù, materiali preferibili alla gommapiuma.
IL CUSCINO. Nella culla, il bimbo deve dormire senza cuscino, mentre nel lettino questo può essere utilizzato e dovrebbe avere le stesse caratteristiche del materasso.
LA BIANCHERIA DA LETTO. Per i primi mesi, sia nella culla che nel lettino, è sempre preferibile il sacco nanna, affinché il bimbo sia sempre posizionato nel modo corretto e nel fondo del materasso, e anche per evitare che si attorcigli o soffochi. La biancheria dovrebbe essere di cotone e senza fronzoli ingombranti, come nastri o pizzi. Inoltre, mai esagerare in numero di strati che potrebbero appesantire il sonno.
GIOCATTOLI. All’interno sia della culla che del lettino è sempre meglio evitarli. Il bambino può giocare da sveglio con i suoi peluche e un accessorio utile alla sua serenità e a conciliare il suo sonno è la giostrina acchiappasogni.
CAMERETTA PERSONALIZZATA. Quando un bambino comincia a dormire nella sua cameretta personale, sicuramente si sveglierà numerose volte e correrà nel letto dei suoi genitori. Per evitare che il passaggio sia troppo traumatico, non solo bisogna avere molta pazienza ma bisogna cercare di cerare un ambiente calmo e accogliente. Personalizzare la cameretta del proprio bambino con colori tenuti, stesse luminose, disegni sulle pareti e arredi naturali e senza spigoli, sicuramente aiuta il bambino a preferire questo ambiente anziché la camera dei suoi genitori. Inoltre, bisogna sempre coinvolgere il bambino nelle scelte che lo riguardano, farlo sentire partecipe e importante.