- 1 IL RUOLO DELLA MAMMA
- 2 COSA DEVE FARE LA MAMMA
- 3 COSA NON DEVE FARE LA MAMMA
- 4 L’ETÀ GIUSTA PER ABBANDONARE IL PANNOLINO
- 5 IL PRIMO PASSO: ANDARE IN BAGNO INSIEME
- 6 IL PRIMO GIORNO
- 7 SECONDO GIORNO
- 8 IL TERZO GIORNO
Far abbandonare il pannolino al proprio bimbo in pochi giorni si può! Per meglio dire, basterebbero tre giorno, con delle abitudini ben precise da seguire per un settimana e, se il vostro bimbo è ben propenso a questo cambiamento, allora il gioco è fatto.
A spiegare nel dettaglio tutte le fasi del passaggio e di questo importante cambiamento è la puericultrice inglese Kathryn Mewes nel suo libro “Bastano tre giorni”, edito e tradotto da Vallardi nel 2013.
La super tata spiega nel dettaglio il suo metodo, attraverso questo libro molto semplice, dando alle mamma degli ottimi consigli sul come procedere e sugli errori da non commettere.
Ecco spiegato tutto nel dettaglio.
IL RUOLO DELLA MAMMA
La mamma è importantissima in questa fase della vita del proprio bambino e deve mostrarsi sempre sicura di se e molto propositiva nei confronti di questa nuova routine che sta mettendo in atto. La mamma deve dare sicurezza al bambino, in modo tale che sia il bambino stesso a sentirsi sicuro di quello che sta facendo. Deve infondere fiducia nel bambino, che, di conseguenza, deve fidarsi della mamma e del fare quello che la mamma dice, mostrando una certa propensione nell’imparare.
È importante tenere la calma e la serenità durante queste giornate, avere molto tempo libero da dedicare esclusivamente al proprio piccolo e non lasciarli prendere dal panico se qualcosa va storto.
La mamma deve anche osservare il proprio piccolo e capire qual è il suo stato d’animo nei confronti del vasino. Bisogna che stia molto attenta ai suoi comportamenti, lodarlo quando riesce e non sgridarlo troppo quando invece “se la fa sotto”.
È molto importante che il bambino si senta a proprio agio in questi giorni e se mostra segni eccessivi di disagio o se non riesce a controllare i propri bisogni e compito della mamma interrompere questo passaggio e riprenderlo dopo un mese o due. Il cambiamento deve essere graduale e deve seguire delle regole ben precise, che siano in grado di instaurare delle nuove abitudini, ma non deve trasformarsi in un evento traumatico o forzato se il piccolo ancora non si sente pronto.
Quindi, riassumendo:
COSA DEVE FARE LA MAMMA
- Avere un comportamento sicuro e calmo, di chi sa perfettamente cosa sta facendo o dicendo
- Mettere il bambino nella condizione di imparare, anche attraverso il gioco
- Osservare attentamente il proprio bambino per capire se esistono manifestazioni di disagio
- Sorridere molto e lodarlo quando riesce nel suo intento
- Permettere al bambino sia di girare nudo per casa che di sbagliare
COSA NON DEVE FARE LA MAMMA
- Pulire il pavimento senza troppe storie quando il bambino non tiene lo stimolo per raggiungere il vasino
- Insistere continuamente con il bambino dicendogli che è importante quello che stanno facendo (anche con frasi del tipo “Sei grande, non puoi più usare il pannolino”, “Tutti i tuoi amichetti non portano più il pannolino”, ecc.)
- Mostrarsi disgustate quando svuotate il vasino
L’ETÀ GIUSTA PER ABBANDONARE IL PANNOLINO
Il periodo giusto è quell’arco di tempo che va dai due anni e mezzo ai tre anni e mezzo, con delle ovvie differenze da bambino a bambino. Quando ci si trova in questa fase e se si decide che potrebbe essere il momento giusto, la prima cosa da fare è monitorare i bisogni del bambino. Alcuni segnali importanti sono:
- Controllare il pannolino ogni due ore e mezzo circa. Se spesso è asciutto, vuol dire che il bambino ha iniziato a controllare la sua vescica
- Se il bambino sente di avere il pannolino sporco ed esprime chiaramente la volontà di essere cambiato
- Se dice che sta per fare un bisognino o anche se lo fa capire
- Se prova a togliersi il pannolino da solo (generalmente quando lo sporca)
IL PRIMO PASSO: ANDARE IN BAGNO INSIEME
Per prima cosa, bisogna far capire al bambino che i bisogni vanno fatti al gabinetto. Bisogna sedersi e spiegare attentamente quello che si sta facendo e anche perché. Al termine di tutto, lavarsi sempre le mani per instaurare la prima e più importante abitudine.
Per indurre il bambino a fare la pipì bisogna farlo bere molto. Un espediente è preparare delle tazze colorate che lo invoglino e sistemare dei giocattoli o dei libretti di favole vicino al vasino.
Anche il gioco e il premio sono fondamentali. Secondo il parere della tata inglese, ogni qualvolta che il bambini riesce a fare i bisogni nel vasino (o che avverte la mamma di volerlo fare) va premiato. Alcuni metodi sono: preparare un barattolo colorato dove inserire un sassolino oppure un tabellone dove attaccare degli adesivi.
In questa fare di preparazione, è anche molto importante che la mamma annoti quante volte il bambino fa i suoi bisogni, per almeno tre giorni, per cercare di regolarsi sulle sue abitudini.
IL PRIMO GIORNO
Per il primo giorno, il bambino avrà ancora il pannolino ma si deve iniziare a parlare del vasino durante la prima colazione. Il bambino è andato a vedere la mamma in bagno e insieme sono andati in un negozio per sceglierne uno insieme. Un’alternativa potrebbe essere un riduttore se il bambino ha già superato i tre anni.
Una volta tornati a casa, il bambino dovrà essere privato del pannolino e potrà girare semi nudo per la casa, magari indossando una maglietta un po’ lunga. In questa primissima fase bisogna mettere a disposizione del bambino qualcosa da bere e farlo bere molto. Dopo circa un quarto d’ora di gioco, bisogna ricordare, o mostrare al bambino, dove si trova il vasino e dirgli cose del tipo “Dove la fai se ti scappa?”. Se i primi tentativi non vanno a buon fine, la tata consiglia di parlare direttamente al pisellino o alla patatina del bambino, facendo lo sforzo di farlo sembrare un bel gioco ma anche una cosa seria e dicendo cose del tipo “Ascoltami bene, pisellino/patatina. Sei stato bravissimo a fare la pipì senza pannolino. La prossima volta puoi chiedere a … di portarti a farla nel vasino?” Poi si finge di aver ottenuto risposta e si risponde: “D’accordo, ti ringrazio tantissimo pisellino/patatina”.
La pulizia dei bisogni sul pavimento va fatta in modo rapido, senza segni di disgusto e senza coinvolgere il bambino.
Prima di pranzo è bene che la mamma e il bambino facciano i bisogni insieme.
Dopo il pranzo il pisolino. A questo punto occorre che la mamma decida se mettere il pannolino al bimbo oppure no. Per il primo giorno potrebbe essere il caso ma bisogna sottolineare che si tratta semplicemente del “pannolino per il pisolino”. Trascorsa circa un’oretta, togliere il pannolino e aspettare che il bimbo si svegli per bene, per poi condurlo direttamente sul vasino. Molto spesso i bambini hanno bisogno di andare di corpo subito dopo pranzo, se non ci sono andati la mattina, quindi, dire cose del tipo “Mi sa che hai bisogno di fare la cacca. Andiamo a sederci sul vasino e leggiamo una fiaba”, potrebbe essere il giusto modo di invogliare il piccolo.
Durante la passeggiatina pomeridiana, la puericultrice consiglia di andare ai giardinetti oppure in un parco, sistemando il vasino dietro un angolo. In alternativa, scegliere di mettere il pannolino, ma solo per il primo giorno e toglierlo appena rientrati a casa.
Per la cena, ripetere l’abitudine del pranzo, magari insieme e ricordare al bambino di dare la buonanotte alla pipì della sera prima di fare la nanna.
Alla sera ricordarsi di fare un bilancio della giornata. Considerare sia quante volte il bambino ha fatto i suoi bisogni e quante di queste è riuscito a farli nel vasino. Inoltre, cercare di riflettere attentamente qual è stato il suo stato d’animo.
SECONDO GIORNO
Il secondo giorno va ripetuto tutto esattamente come nel giorno precedente.
Questa volta, però, bisogna insistere un pochino di più sulla necessità di fare i propri bisogni nel vasino. Si possono utilizzare delle frasi semplici e giocose ma anche di grande effetto. Se il bambino non riesce ad arrivare al vasino, allora: “Puoi cercare di arrivare al vasino la prossima volta, giovanotto?”. Se l’ora in cui il bambino va di corpo è stata individuata, allora: “Penso che al tuo corpo piaccia fare la cacca tutti i giorni dopo cena/pranzo/colazione. Dobbiamo ricordarcene e sederci sul vasino a quell’ora”.
L’ultima cosa da fare in questa giornata, è premiarlo con due sassolini anziché uno e lodarlo per il buon lavoro fatto durante la giornata. Importante un’ultima visita al visino, il pannolino della notte, una bella favola e qualche carezza mentre si addormenta.
IL TERZO GIORNO
Di nuovo uguale al secondo, con la differenza che il bambino a questo punto dovrebbe aver capito come funziona il sistema e magari evitare il pannolino durante il sonno.
Questo metodo va ripetuto per circa una settimana, se il bambino è predisposto, e la percentuale di successi dovrebbe essere circa al 90%. In caso contrario, ripetere il passaggio dopo circa un mese.
Se non funziona la prima volta, la seconda andrà sicuramente meglio!